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Vogliamo dare il nostro contributo per combattere la progressiva distruzione e privatizzazione del sistema scolastico e universitario e l’imperante selezione di classe che detta una regola molto semplice: chi ha i soldi può studiare, chi non li ha no. Il nostro obiettivo è conquistare una scuola e un’università pubbliche, laiche, gratuite, di massa e di qualità, dove i figli dei lavoratori possano accedere senza discriminazioni ad ogni livello di istruzione.
Rivendichiamo quindi, fra l’altro, l’abrogazione delle controriforme dell’istruzione a partire dall’Autonomia Scolastica e Universitaria fino agli ultimi provvedimenti dell’attuale governo; un drastico aumento dei finanziamenti all’istruzione pubblica, a partire dall’immediato raddoppio, e l’azzeramento dei finanziamenti a scuole e università private; la gratuità dell’istruzione (sia per l’iscrizione sia per libri, trasporti, mense, alloggi per i fuori sede); l’obbligo scolastico fino a 18 anni per tutti; una reale democrazia nella gestione di scuole e università, a partire dalla pariteticità degli organismi scolastici e accademici, con ugual numero di docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo; l’eliminazione del precariato nelle scuole e nelle università, con l’immediata assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori.
Vogliamo dare il nostro contributo per combattere la progressiva distruzione e privatizzazione del sistema scolastico e universitario e l’imperante selezione di classe che detta una regola molto semplice: chi ha i soldi può studiare, chi non li ha no. Il nostro obiettivo è conquistare una scuola e un’università pubbliche, laiche, gratuite, di massa e di qualità, dove i figli dei lavoratori possano accedere senza discriminazioni ad ogni livello di istruzione.
Rivendichiamo quindi, fra l’altro, l’abrogazione delle controriforme dell’istruzione a partire dall’Autonomia Scolastica e Universitaria fino agli ultimi provvedimenti dell’attuale governo; un drastico aumento dei finanziamenti all’istruzione pubblica, a partire dall’immediato raddoppio, e l’azzeramento dei finanziamenti a scuole e università private; la gratuità dell’istruzione (sia per l’iscrizione sia per libri, trasporti, mense, alloggi per i fuori sede); l’obbligo scolastico fino a 18 anni per tutti; una reale democrazia nella gestione di scuole e università, a partire dalla pariteticità degli organismi scolastici e accademici, con ugual numero di docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo; l’eliminazione del precariato nelle scuole e nelle università, con l’immediata assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori.
La lotta per un reale diritto allo studio si lega inevitabilmente a quella per la trasformazione della società in senso socialista. Crediamo quindi che non ci debba essere posto per i fascisti nelle mobilitazioni, e che tali obiettivi siano raggiungibili solo grazie alle lotte degli studenti e dei lavoratori, e lavora per l’unità di tali lotte e perché in tali lotte si affermino rivendicazioni e metodi che possano portarle alla vittoria.
Comitato in difesa della Scuola Pubblica Coordinamento Studentesco Universitario |
A Sassari, dove lottiamo per la creazione di un collettivo di studenti di sinistra, lavoriamo per la diffusione di queste idee proponendo i punti programmatici e organizzativi come modello da seguire in alternativa alle tendenze elettoralistiche e a quelle spontaneistiche.
Il nostro programma.
Il nostro programma.
- Contro la privatizzazione, salviamo l’istruzione pubblica
- Contro la selezione di classe, abbattere gli sbarramenti
- Contro le ingerenze del Vaticano, per una scuola laica.
- Una didattica per gli studenti, non contro gli studenti.
- Autoritarismo o democrazia, ovvero chi prende le decisioni.
- Nelle scuole non c’è solo chi studia.
- Da dove prendere i soldi.
- Il Csp-Csu: un’organizzazione democratica.
- L’importanza dell’autofinanziamento.
- Un paziente lavoro di radicamento e costruzione.
- L’adesione al Csp-Csu.
- Il ruolo dei fascisti, perché non possono far parte del Csp-Csu.
- I nostri metodi di lotta: i coordinamenti democratici di lotta.
- Studenti e lavoratori uniti nella lotta!
- La lotta non ha nazionalità.
- Apoliticismo o anticapitalismo?